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lunedì 7 aprile 2008

Phishing, questo conosciuto e rompipalle

Ad ognuno sarà capitato almeno una volta di essere vittima di "phishing", ovvero di ricevere email apparentemente (quasi) credibili da parte di banche o delle Poste Italiane, chiedendoci di collegarci e inserire i propri dati per poi carpirli.
Da un lato sono convinto che una persona, tra tutti gli avvisi che riceve dalle banche e con un minimo di spirito di osservazione, potrebbe non cascarci senza problemi, tuttavia recentemente il numero di email di questo genere inizia a diventare una quantità notevole perfino per me, e sono passato dalla "email mensile" delle Poste Italiane a quella (minimo) settimanale della banca di turno (UBI Banca,
 BNL, ecc).

In realtà frodi di questo genere sarebbero facilmente evitabili, se la gente sapesse cos'è un indirizzo web! Ovvero, che la vostra banca n
on ha l'indirizzo fasullo al quale punta il link contenuto nell'email. Ma anche solo un briciolo di spirito di osservazione e sarà possibile vedere che talvolta ci sono dei grossolani errori ortografici all'interno della mail, quasi che fossero stati messi apposta per segnalare "ehiii, sono una truffa!!!"... Quello che però mi chiedo è se esiste qualcuno che c'è cascato (e sono certo di si), e in particolare se i filtri anti-phishin
g possono essere una buona soluzione al problema.

A questo punto, sto quasi pensando che Internet Explorer 7, con integrato il filtro anti-phishing, possa essere una buona soluzione. Possibile che un prodotto Microsoft possa essere la soluzione a qualcosa? 

Questo mi preoccupa ancora di più delle email truffaldine!!!

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